sabato 8 gennaio 2011

A casa di Pippo

Questa settimana a Palazzolo Acreide si è tenuto il Premio Fava 2011. Il bilancio è sicuramente positivo, peccato per la poca affluenza al workshop con Lelio ma il pubblico ristretto ha permesso ai presenti di imbastire un'agile chiaccherata sulla figura del disegnatore che credo abbia soddisfatto tutti.

Spesso accade che manifestazioni come questa possano svolgersi in sordina senza lasciare un segno tangibile del proprio passaggio, ma per fortuna non è stato questo il caso. Tra tutte le conferenze realizzate nell'aula consiliare, quella del 4 gennaio è stata particolarmente interessante e, per un resoconto esauriente, vi rimando all'articolo pubblicato da Pino Finocchiaro sul suo blog: collaboratore di Pippo Fava ai tempi del Giornale del Sud, redattore e conduttore di Rai News 24, Pino non si è limitato al semplice ruolo di moderatore dell'evento ma memore della lezione di Pippo ha provato a incalzare i suoi interlocutori, che non si sono fatti pregare e hanno dato luogo a una serie di interventi ispirati e politicamente poco corretti, portando alla repentina segnalazione dei contenuti della conferenza su molti organi di informazione.

Anche per questo motivo i giorni passati in Sicilia sono stati pieni di sensazioni.
L'ammirazione provata per uomini e donne, giornalisti, magistrati e attivisti, che provano giorno dopo giorno sulla propria pelle cosa vuol dire combattere il sistema mafioso e subdolo che strozza una terra comunque irresistibile; la curiosità di vedere gli articoli de I Siciliani reinterpretati per il teatro; la commozione per aver conosciuto alcuni dei personaggi che fino a poco fa avevo solo provato a interpretare e che, come accade a chi realizza una storia, mi sembra quasi di conoscere come vecchi amici; l'emozione pura di trovarmi dove Giuseppe Fava è stato ucciso, insieme alla soddisfazione, forse un pò perversa, di sapere di aver fatto un buon lavoro nel rappresentarne l'omicidio; il brivido per tutti i ricordi legati alla realizzazione del libro; la felicità per tutta la gratitudine che io e Luigi abbiamo incassato per l'aver portato avanti il ricordo di Pippo; la riconoscenza verso i ragazzi del Coordinamento Fava di Palazzolo, che mi hanno fatto sentire a casa e che sono orgoglioso di poter chiamare amici.

Niente di banale insomma, ma qualcosa per cui, parafrasando Giuseppe Fava, è bello avere il coraggio di lottare.



Qui potete trovare il video relativo alla conferenza del 4 gennaio, insieme a tutti gli altri dedicati ai vari eventi del Premio Fava di Palazzolo Acreide.

Nessun commento: