
Spesso accade che manifestazioni come questa possano svolgersi in sordina senza lasciare un segno tangibile del proprio passaggio, ma per fortuna non è stato questo il caso. Tra tutte le conferenze realizzate nell'aula consiliare, quella del 4 gennaio è stata particolarmente interessante e, per un resoconto esauriente, vi rimando all'articolo pubblicato da Pino Finocchiaro sul suo blog: collaboratore di Pippo Fava ai tempi del Giornale del Sud, redattore e conduttore di Rai News 24, Pino non si è limitato al semplice ruolo di moderatore dell'evento ma memore della lezione di Pippo ha provato a incalzare i suoi interlocutori, che non si sono fatti pregare e hanno dato luogo a una serie di interventi ispirati e politicamente poco corretti, portando alla repentina segnalazione dei contenuti della conferenza su molti organi di informazione.
Anche per questo motivo i giorni passati in Sicilia sono stati pieni di sensazioni.
L'ammirazione provata per uomini e donne, giornalisti, magistrati e attivisti, che provano giorno dopo giorno sulla propria pelle cosa vuol dire combattere il sistema mafioso e subdolo che strozza una terra comunque irresistibile; la curiosità di vedere gli articoli de I Siciliani reinterpretati per il teatro; la commozione per aver conosciuto alcuni dei personaggi che fino a poco fa avevo solo provato a interpretare e che, come accade a chi realizza una storia, mi sembra quasi di conoscere come vecchi amici; l'emozione pura di trovarmi dove Giuseppe Fava è stato ucciso, insieme alla soddisfazione, forse un pò perversa, di sapere di aver fatto un buon lavoro nel rappresentarne l'omicidio; il brivido per tutti i ricordi legati alla realizzazione del libro; la felicità per tutta la gratitudine che io e Luigi abbiamo incassato per l'aver portato avanti il ricordo di Pippo; la riconoscenza verso i ragazzi del Coordinamento Fava di Palazzolo, che mi hanno fatto sentire a casa e che sono orgoglioso di poter chiamare amici.
Niente di banale insomma, ma qualcosa per cui, parafrasando Giuseppe Fava, è bello avere il coraggio di lottare.

Qui potete trovare il video relativo alla conferenza del 4 gennaio, insieme a tutti gli altri dedicati ai vari eventi del Premio Fava di Palazzolo Acreide.
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